Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Matteo 26:11-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

11. Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre.

12. Versando quest’olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura.

13. In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».

14. Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti

15. e disse: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento.

16. Da quell’ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.

17. Il primo giorno degli Azzimi i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo da mangiare la Pasqua?»

18. Egli disse: «Andate in città dal tale e ditegli: “Il Maestro dice: ‘Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te, con i miei discepoli’”».

19. E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua.

20. Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici.

21. Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: uno di voi mi tradirà».

22. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io, Signore?»

23. Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.

24. Certo, il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell’uomo se non fosse mai nato».

25. E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?» E Gesù a lui: «Lo hai detto».

26. Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver pronunciato la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo».