Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Matteo 15:24-36 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

24. Ma egli rispose: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele».

25. Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: «Signore, aiutami!»

26. Egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini».

27. Ma ella disse: «Sì, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».

28. Allora Gesù le rispose: «Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi». E da quel momento sua figlia fu guarita.

29. Partito di là, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, se ne stava seduto lassù;

30. e gli si avvicinò una grande folla che aveva con sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi ed egli li guarì.

31. La folla restò piena di stupore nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano e i ciechi vedevano, e diede gloria al Dio d’Israele.

32. Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà di questa folla, perché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non vengano meno per strada».

33. I discepoli gli dissero: «Dove potremmo trovare, in un luogo deserto, tanti pani da saziare una così grande folla?»

34. Gesù chiese loro: «Quanti pani avete?» Essi risposero: «Sette, e pochi pesciolini».

35. Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra.

36. Poi prese i sette pani e i pesci; e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.