Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Marco 4:27-40 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

27. e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come.

28. La terra da se stessa porta frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato.

29. E quando il frutto è maturo, subito vi mette la falce perché l’ora della mietitura è venuta».

30. Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo?

31. Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra;

32. ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi che alla sua ombra possono ripararsi gli uccelli del cielo».

33. Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere.

34. Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

35. In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all’altra riva».

36. E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano delle altre barche con lui.

37. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che la barca già si riempiva.

38. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che noi moriamo?»

39. Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia.

40. Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?»