Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Luca 6:5-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

6. Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era lì un uomo che aveva la mano destra paralizzata.

7. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe fatto una guarigione di sabato, per trovare di che accusarlo.

8. Ma egli conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti in mezzo!» Ed egli, alzatosi, stette in piedi.

9. Poi Gesù disse loro: «Io domando a voi: è lecito, di sabato, far del bene o far del male? Salvare una persona o ucciderla?»

10. E, girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse all’uomo: «Stendi la mano!» Egli lo fece e la sua mano fu guarita.

11. Ed essi furono pieni di furore e discutevano tra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

12. In quei giorni egli andò sul monte a pregare, e passò la notte in preghiera a Dio.

13. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:

14. Simone, che chiamò anche Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo;

15. Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio d'Alfeo, e Simone, chiamato Zelota;

16. Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, che divenne traditore.

17. Sceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante, dove si trovava una gran folla di suoi discepoli e un gran numero di persone di tutta la Giudea, di Gerusalemme e della costa di Tiro e di Sidone,

18. i quali erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti.

19. E tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva un potere che guariva tutti.

20. Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi che siete poveri, perché il regno di Dio è vostro.

21. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.

22. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno, vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo.

23. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande in cielo; perché i loro padri facevano lo stesso ai profeti.

24. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.

25. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai che ora ridete, perché farete cordoglio e piangerete.