Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Luca 23:39-50 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

39. Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!»

40. Ma l’altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?

41. Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni, ma questi non ha fatto nulla di male».

42. E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»

43. Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».

44. Era circa l’ora sesta, e si fecero tenebre su tutto il paese fino all’ora nona;

45. il sole si oscurò e la cortina del tempio si squarciò nel mezzo.

46. E Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.

47. Il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio, dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto».

48. E tutta la folla che assisteva a questo spettacolo, vedute le cose che erano accadute, se ne tornava battendosi il petto.

49. Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea stavano a guardare queste cose da lontano.

50. C’era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono,