Vangelo Secondo Giovanni

  1. 1
  2. 2
  3. 3
  4. 4
  5. 5
  6. 6
  7. 7
  8. 8
  9. 9
  10. 10
  11. 11
  12. 12
  13. 13
  14. 14
  15. 15
  16. 16
  17. 17
  18. 18
  19. 19
  20. 20
  21. 21

Nuova Riveduta 2006

Vangelo Secondo Giovanni 8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

La donna adultera

1. Gesù andò al monte degli Ulivi.

2. All’alba tornò nel tempio, e tutto il popolo andò da lui; ed egli, sedutosi, li istruiva.

3. Allora gli scribi e i farisei condussero una donna còlta in adulterio; e fattala stare in mezzo,

4. gli dissero: «Maestro, questa donna è stata còlta in flagrante adulterio.

5. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?»

6. Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra.

7. E siccome continuavano a interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».

8. E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra.

9. Essi, udito ciò, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo.

10. Gesù, alzatosi, le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?»

11. Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neppure io ti condanno; va’ e da ora in poi non peccare più».]

Gesù, la luce del mondo

12. Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

13. Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è vera».

14. Gesù rispose loro: «Anche se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado; ma voi non sapete da dove io vengo né dove vado.

15. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.

16. E anche se giudico, il mio giudizio è veritiero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato.

17. D’altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è vera.

18. Ora sono io a testimoniare di me stesso, e anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me».

19. Essi perciò gli dissero: «Dov’è tuo Padre?» Gesù rispose: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».

20. Queste parole le pronunciò nella sala del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo arrestò, perché l’ora sua non era ancora venuta.

21. Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire».

22. Perciò i Giudei dicevano: «Si ucciderà forse? Poiché dice: “Dove vado io, voi non potete venire”».

23. Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.

24. Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».

25. Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l’appunto quello che vi dico.

26. Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udite da lui le dico al mondo».

27. Essi non capirono che egli parlava loro del Padre.

28. Gesù dunque disse {loro}: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.

29. E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono».

30. Mentre egli parlava così, molti credettero in lui.

31. Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

32. conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

33. Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: “Voi diverrete liberi”?»

34. Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.

35. Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre.

36. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.

37. So che siete discendenti di Abraamo; ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi.

38. Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro».

39. Essi gli risposero: «Nostro padre è Abraamo». Gesù disse loro: «Se foste figli di Abraamo, fareste le opere di Abraamo;

40. ora invece cercate di uccidermi, perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio; Abraamo non fece così.

41. Voi fate le opere del padre vostro». Essi {dunque} gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; abbiamo un solo Padre: Dio».

42. Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e vengo da Dio; infatti io non sono venuto da me, ma è lui che mi ha mandato.

43. Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.

44. Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.

45. A me, perché io dico la verità, voi non credete.

46. Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?

47. Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio».

Gesù e Abraamo

48. I Giudei gli risposero: «Non diciamo noi con ragione che sei un Samaritano e che hai un demonio?»

49. Gesù replicò: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate.

50. Io non cerco la mia gloria; v’è uno che la cerca e che giudica.

51. In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».

52. I Giudei {dunque} gli dissero: «Ora sappiamo che tu hai un demonio. Abraamo e i profeti sono morti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte”.

53. Sei tu forse maggiore del padre nostro Abraamo il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?»

54. Gesù rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”

55. e non l’avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola.

56. Abraamo, vostro padre, ha gioito nell’attesa di vedere il mio giorno; e l’ha visto, e se n’è rallegrato».

57. I Giudei gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abraamo?»

58. Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono».

59. Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.