Nuova Riveduta 2006

Secondo Libro di Samuele 1:7-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

7. Egli si voltò indietro, mi vide e mi chiamò. Io risposi: “Eccomi”.

8. Egli mi chiese: “Chi sei?” Gli risposi: “Sono un Amalechita”.

9. Egli mi disse: “Avvicìnati a me e finiscimi, perché sono preso da vertigine, anche se sono ancora vivo”.

10. Io dunque mi avvicinai e lo uccisi, perché sapevo che, una volta caduto, non avrebbe potuto vivere. Poi presi il diadema che egli aveva in capo, il braccialetto che aveva al braccio, e li ho portati qui al mio signore».

11. Allora Davide prese le sue vesti e le stracciò, lo stesso fecero tutti gli uomini che erano con lui.

12. Fecero cordoglio e piansero e digiunarono fino a sera, a motivo di Saul, di Gionatan, suo figlio, del popolo del Signore e della casa d’Israele, perché erano caduti in battaglia.

13. Poi Davide chiese al giovane che gli aveva raccontato quelle cose: «Di dove sei?» Quegli rispose: «Sono figlio di uno straniero, di un Amalechita».