Nuova Riveduta 2006

Secondo Libro delle Cronache 20:18-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

18. Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti al Signore e lo adorarono.

19. I Leviti tra i figli dei Cheatiti e tra i figli dei Corachiti si alzarono per lodare a gran voce il Signore, Dio d’Israele.

20. La mattina seguente si alzarono presto e si misero in marcia verso il deserto di Tecoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nel Signore, vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti e trionferete!»

21. E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del Signore e, camminando alla testa dell’esercito, dicessero: «Celebrate il Signore, perché la sua bontà dura in eterno!»

22. Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il Signore tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti.

23. I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quando ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.

24. Quando gli uomini di Giuda furono giunti sull’altura da cui si scorge il deserto, volsero lo sguardo verso la moltitudine, ed ecco i cadaveri che giacevano a terra; nessuno era scampato.

25. Allora Giosafat e la sua gente andarono a far bottino delle loro spoglie; e fra i cadaveri trovarono abbondanza di ricchezze, di vesti e di oggetti preziosi; ne presero più di quanto ne potessero portare; impiegarono tre giorni a portare via il bottino, tanto era abbondante.

26. Il quarto giorno si radunarono nella Valle di Benedizione, dove benedissero il Signore; per questo, quel luogo è stato chiamato Valle di Benedizione fino a oggi.

27. Tutti gli uomini di Giuda e di Gerusalemme, con a capo Giosafat, partirono con gioia per tornare a Gerusalemme, perché il Signore li aveva colmati di gioia liberandoli dai loro nemici.

28. Ed entrarono a Gerusalemme e nella casa del Signore al suono dei saltèri, delle cetre e delle trombe.

29. Il terrore di Dio s’impadronì di tutti i regni degli altri paesi, quando udirono che il Signore aveva combattuto contro i nemici d’Israele.

30. Il regno di Giosafat ebbe pace; il suo Dio gli diede pace lungo tutti i confini.

31. Così Giosafat regnò sopra Giuda. Aveva trentacinque anni quando cominciò a regnare, e regnò venticinque anni a Gerusalemme; il nome di sua madre era Azuba, figlia di Sili.

32. Egli imitò in ogni cosa la condotta di Asa suo padre e non se ne allontanò, facendo quel che è giusto agli occhi del Signore.

33. Tuttavia gli alti luoghi non scomparvero, perché il popolo non aveva ancora il cuore fermamente unito al Dio dei suoi padri.