Nuova Riveduta 2006

Secondo Libro dei Re 23:20-37 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

20. Fece uccidere sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che vi si trovavano, e su quegli altari bruciò ossa umane. Poi tornò a Gerusalemme.

21. Il re diede a tutto il popolo quest’ordine: «Celebrate la Pasqua in onore del Signore vostro Dio, come sta scritto in questo libro del patto».

22. Infatti la Pasqua non era stata celebrata così dal tempo dei giudici che avevano governato Israele, e per tutto il tempo dei re d’Israele e dei re di Giuda;

23. ma nel diciottesimo anno del re Giosia quella Pasqua fu celebrata, in onore del Signore, a Gerusalemme.

24. Giosia fece anche sparire gli evocatori di spiriti e gli indovini, gli idoli domestici, gli idoli e tutte le abominazioni che si vedevano nel paese di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge, scritte nel libro che il sacerdote Chilchia aveva trovato nella casa del Signore.

25. Prima di Giosia non c’è stato re che come lui si sia convertito al Signore con tutto il suo cuore, con tutta l’anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di Mosè; e, dopo di lui, non ne è sorto uno simile.

26. Tuttavia il Signore non desistette dall’ira ardente che provava contro il regno di Giuda, a causa di tutte le offese con cui Manasse aveva provocato la sua ira.

27. Il Signore disse: «Farò sparire anche il regno di Giuda dalla mia presenza come ho fatto con il regno d’Israele; e respingerò Gerusalemme, la città che mi ero scelta, e la casa della quale avevo detto: “Là sarà il mio nome”».

28. Il rimanente delle azioni di Giosia, tutto quello che fece, è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

29. Durante il suo regno, il faraone Neco, re d’Egitto, andò a soccorrere il re d’Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia lo affrontò e il faraone, al primo scontro, lo uccise a Meghiddo.

30. I suoi servitori lo portarono via morto sopra un carro, da Meghiddo a Gerusalemme, dove lo seppellirono nella sua tomba. E il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, lo unse e lo fece re al posto di suo padre.

31. Ioacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare, e regnò tre mesi a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Camutal, figlia di Geremia, da Libna.

32. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, in tutto e per tutto come avevano fatto i suoi padri.

33. Il faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse più a Gerusalemme; e impose al paese un tributo di cento talenti d’argento e di un talento d’oro.

34. Il faraone Neco fece re Eliachim, figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre, e gli cambiò il nome in quello di Ioiachim; poi prese Ioacaz e lo portò in Egitto, dove morì.

35. Ioiachim diede al faraone l’argento e l’oro; ma per pagare quel denaro secondo l’ordine del faraone, tassò il paese, ciascuno in proporzione alle sue proprietà. Così raccolse dal popolo del paese l’argento e l’oro da dare al faraone Neco.

36. Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò undici anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Zebudda, figlia di Pedaia, da Ruma.

37. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, in tutto e per tutto come avevano fatto i suoi padri.