Nuova Riveduta 2006

Seconda Lettera ai Corinzi 6:4-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

4. ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie,

5. nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni;

6. con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero;

7. con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;

8. nella gloria e nell’umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri;

9. come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte;

10. come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!

11. La nostra bocca vi ha parlato apertamente, Corinzi; il nostro cuore si è allargato.

12. Voi non siete allo stretto in noi, ma è il vostro cuore che si è ristretto.

13. Ora, per renderci il contraccambio (parlo come a figli), allargate il cuore anche voi!

14. Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre?

15. E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele?

16. E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.