Nuova Riveduta 2006

Primo Libro di Samuele 23:6-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

6. Quando Abiatar, figlio di Aimelec, si rifugiò presso Davide a Cheila, portò con sé l’efod.

7. Saul fu informato che Davide era giunto a Cheila. Saul disse: «Dio lo dà nelle mie mani, poiché è venuto a rinchiudersi in una città che ha porte e sbarre».

8. Saul dunque convocò tutto il popolo per andare alla guerra, per scendere a Cheila e cingere d’assedio Davide e la sua gente.

9. Ma Davide, avendo saputo che Saul tramava del male contro di lui, disse al sacerdote Abiatar: «Porta qua l’efod».

10. Poi disse: «Signore, Dio d’Israele, il tuo servo ha sentito come cosa certa che Saul cerca di venire a Cheila per distruggere la città a causa mia.

11. Gli abitanti di Cheila mi daranno nelle sue mani? Saul scenderà davvero come il tuo servo ha sentito dire? Signore, Dio d’Israele, fallo sapere al tuo servo!» Il Signore rispose: «Scenderà».

12. Davide chiese ancora: «Gli abitanti di Cheila daranno me e la mia gente nelle mani di Saul?» Il Signore rispose: «Vi daranno nelle sue mani».

13. Allora Davide e la sua gente, circa seicento uomini, partirono, uscirono da Cheila e andarono qua e là a caso; e Saul, informato che Davide era fuggito da Cheila, rinunciò alla sua spedizione.

14. Davide rimase nel deserto, in luoghi sicuri; se ne stette nella regione montuosa del deserto di Zif. Saul lo cercava continuamente, ma Dio non glielo diede nelle mani.

15. Davide, sapendo che Saul si era mosso per togliergli la vita, restò nel deserto di Zif, nella foresta.