Nuova Riveduta 2006

Primo Libro delle Cronache 5:14-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

14. Essi erano figli di Abiail, figlio di Uri, figlio di Iaroa, figlio di Galaad, figlio di Micael, figlio di Iesisai, figlio di Iado, figlio di Buz.

15. Ai, figlio di Abdiel, figlio di Guni, era il capo della loro casa patriarcale.

16. Abitavano nel paese di Galaad e di Basan e nelle città che ne dipendevano, e in tutti i pascoli di Saron fino ai loro estremi limiti.

17. Tutti furono iscritti nelle genealogie al tempo di Iotam, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, re d’Israele.

18. I figli di Ruben, i Gaditi e la mezza tribù di Manasse avevano uomini coraggiosi che portavano scudo e spada, tiravano d’arco ed erano addestrati alla guerra, in numero di quarantaquattromilasettecentosessanta capaci di combattere.

19. Essi mossero guerra agli Agareni, a Ietur, a Nafis e a Nodab.

20. Furono soccorsi combattendo contro di loro, e gli Agareni e tutti quelli che erano con essi furono dati loro nelle mani, perché durante il combattimento essi gridarono a Dio, che li esaudì, perché avevano confidato in lui.

21. Essi presero il bestiame dei vinti: cinquantamila cammelli, duecentocinquantamila pecore, duemila asini e centomila persone.

22. Molti ne caddero uccisi, perché quella guerra proveniva da Dio. E si stabilirono nel luogo di quelli, fino alla deportazione.

23. I figli della mezza tribù di Manasse abitarono anch’essi in quel paese, da Basan fino a Baal-Ermon e a Senir e al monte Ermon. Erano numerosi,

24. e questi sono i capi delle loro case patriarcali: Efer, Isi, Eliel, Azriel, Geremia, Odaiva, Iadiel, uomini forti e valorosi, di grande notorietà, capi delle loro case patriarcali.

25. Ma furono infedeli al Dio dei loro padri e si prostituirono andando dietro agli dèi dei popoli del paese, che Dio aveva distrutti davanti a loro.

26. Il Dio d’Israele eccitò lo spirito di Pul, re d’Assiria, e lo spirito di Tiglat-Pileser, re d’Assiria; e Tiglat-Pileser deportò i Rubeniti, i Gaditi e la mezza tribù di Manasse, e li condusse a Calac, a Cabor, ad Ara e presso il fiume di Gozan, dove sono rimasti fino a oggi.