Nuova Riveduta 2006

Primo Libro dei Re 12:21-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

21. Quando Roboamo giunse a Gerusalemme, radunò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centottantamila uomini, guerrieri scelti, per combattere contro la casa d’Israele e restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone.

22. Ma la parola di Dio fu rivolta a Semaia, uomo di Dio, in questi termini:

23. «Parla a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo, e di’ loro:

24. “Così parla il Signore: ‘Non salite a combattere contro i vostri fratelli, i figli d’Israele! Ognuno se ne torni a casa sua; perché questo è avvenuto per mia volontà’”». Quelli ubbidirono alla parola del Signore e se ne tornarono, secondo la parola del Signore.

25. Geroboamo costruì Sichem nella regione montuosa di Efraim e vi si stabilì; poi uscì di là e costruì Penuel.

26. Geroboamo disse in cuor suo: «Ora il regno potrebbe benissimo tornare alla casa di Davide.

27. Se questo popolo sale a Gerusalemme per offrire sacrifici nella casa del Signore, il suo cuore si volgerà verso il suo signore, verso Roboamo, re di Giuda, mi uccideranno e torneranno a Roboamo, re di Giuda».

28. Il re, quindi, dopo essersi consigliato, fece due vitelli d’oro e disse al popolo: «Siete ormai saliti abbastanza a Gerusalemme! O Israele, ecco i tuoi dèi che ti hanno fatto uscire dal paese d’Egitto!»

29. E ne mise uno a Betel e l’altro a Dan.

30. Questo diventò un’occasione di peccato, perché il popolo andava fino a Dan per presentarsi davanti a uno di quei vitelli.

31. Egli fece anche dei santuari di alti luoghi e creò dei sacerdoti, presi qua e là dal popolo, che non erano dei figli di Levi.

32. Geroboamo istituì pure una solennità nell’ottavo mese, nel quindicesimo giorno del mese, simile alla solennità che si celebrava in Giuda, e offrì dei sacrifici sull’altare. Così fece a Betel perché si offrissero sacrifici ai vitelli che egli aveva fatti; e a Betel stabilì i sacerdoti degli alti luoghi che aveva eretti.

33. Il quindicesimo giorno dell’ottavo mese, che aveva scelto di testa sua, Geroboamo salì all’altare che aveva costruito a Betel, celebrò una solennità per i figli d’Israele e salì all’altare per bruciare incenso.