Nuova Riveduta 2006

Prima Lettera ai Corinzi 10:8-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

8. Non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono, e ne caddero in un giorno solo ventitremila.

9. Non tentiamo Cristo come alcuni di loro lo tentarono, e perirono morsi dai serpenti.

10. Non mormorate come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore.

11. Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche.

12. Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere.

13. Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.

14. Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria.

15. Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi su quel che dico.

16. Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo non è forse la comunione con il corpo di Cristo?

17. Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.

18. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non hanno forse comunione con l’altare?

19. Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa?

20. Tutt’altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demòni e non a Dio; ora io non voglio che abbiate comunione con i demòni.

21. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

22. O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?

23. Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica.