Nuova Riveduta 2006

Lettera ai Romani 2:2-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

2. Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità.

3. Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio?

4. Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?

5. Tu, invece, con la tua ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

6. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere:

7. vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità;

8. ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all’ingiustizia.

9. Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male, sul Giudeo prima e poi sul Greco;

10. ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene, al Giudeo prima e poi al Greco;

11. perché davanti a Dio non c’è favoritismo.

12. Infatti tutti coloro che hanno peccato senza legge periranno pure senza legge; e tutti coloro che hanno peccato avendo la legge saranno giudicati in base a quella legge;

13. perché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che la osservano saranno giustificati.

14. Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi;

15. essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda.

16. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

17. Ora, se tu ti chiami Giudeo, ti riposi sulla legge, ti vanti in Dio,

18. conosci la sua volontà, e sai distinguere ciò che è meglio, essendo istruito dalla legge,

19. e ti persuadi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre,

20. educatore degli insensati, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità;