Nuova Riveduta 2006

Lettera ai Romani 2:11-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

11. perché davanti a Dio non c’è favoritismo.

12. Infatti tutti coloro che hanno peccato senza legge periranno pure senza legge; e tutti coloro che hanno peccato avendo la legge saranno giudicati in base a quella legge;

13. perché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che la osservano saranno giustificati.

14. Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi;

15. essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda.

16. Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

17. Ora, se tu ti chiami Giudeo, ti riposi sulla legge, ti vanti in Dio,

18. conosci la sua volontà, e sai distinguere ciò che è meglio, essendo istruito dalla legge,

19. e ti persuadi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre,

20. educatore degli insensati, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità;

21. come mai dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu che predichi: «Non rubare!» rubi?

22. Tu che dici: «Non commettere adulterio!» commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi?