Nuova Riveduta 2006

Lettera ai Romani 2:1-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile, perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose.

2. Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità.

3. Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio?

4. Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?

5. Tu, invece, con la tua ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

6. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere:

7. vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità;

8. ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all’ingiustizia.

9. Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male, sul Giudeo prima e poi sul Greco;

10. ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene, al Giudeo prima e poi al Greco;