Nuova Riveduta 2006

Lettera ai Romani 14:13-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

13. Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un’occasione di caduta.

14. Io so e sono persuaso nel Signore Gesù che nulla è impuro in se stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura.

15. Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini più secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto!

16. Ciò che è bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo;

17. perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.

18. Poiché chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini.

19. Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione.

20. Non distruggere, per un cibo, l’opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure; ma è male quando uno mangia dando occasione di peccato.

21. È bene non mangiare carne, né bere vino, né fare cosa alcuna che porti il tuo fratello a inciampare.

22. Tu, la fede che hai, serbala per te stesso, davanti a Dio. Beato colui che non condanna se stesso in quello che approva.

23. Ma chi ha dei dubbi riguardo a ciò che mangia è condannato, perché la sua condotta non è dettata dalla fede; e tutto quello che non viene da fede è peccato.