Nuova Riveduta 2006

Lettera agli Ebrei 7:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. Questo Melchisedec, re di Salem, era sacerdote del Dio altissimo. Egli andò incontro ad Abraamo, mentre questi ritornava dopo aver sconfitto dei re, e lo benedisse.

2. E Abraamo diede a lui la decima di ogni cosa. Egli è anzitutto, traducendo il suo nome, re di giustizia; e poi anche re di Salem, vale a dire re di pace.

3. Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza inizio di giorni né fine di vita, reso simile quindi al Figlio di Dio, egli rimane sacerdote in eterno.

4. Pertanto considerate quanto sia grande costui al quale Abraamo, il patriarca, diede la decima del bottino!

5. Ora, tra i figli di Levi, quelli che ricevono il sacerdozio hanno per legge l’ordine di prelevare le decime dal popolo, cioè dai loro fratelli, benché questi siano discendenti di Abraamo.

6. Melchisedec, invece, che non è della loro stirpe, prese la decima da Abraamo e benedisse colui che aveva le promesse!

7. Ora, senza contraddizione, è l’inferiore che è benedetto dal superiore.

8. Inoltre, qui, quelli che riscuotono le decime sono uomini mortali; là, invece, le riscuote uno di cui si attesta che vive.

9. In un certo senso, nella persona di Abraamo, Levi stesso, che riceve le decime, ha pagato la decima;

10. perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abraamo.

11. Se dunque la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perché su quello è basata la legge data al popolo), che bisogno c’era ancora che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchisedec e non scelto secondo l’ordine di Aaronne?

12. Poiché, cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge.

13. Infatti, queste parole sono dette a proposito di uno che appartiene a un’altra tribù, della quale nessuno fu mai assegnato al servizio dell’altare;

14. è noto infatti che il nostro Signore è nato dalla tribù di Giuda, per la quale Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio.