Nuova Riveduta 2006

Lettera a Filemone 1:8-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

8. Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che conviene fare,

9. preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come Paolo, vecchio e ora anche prigioniero di Cristo Gesù;

10. ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo,

11. un tempo inutile a te, ma che ora è utile a te e a me.

12. Te lo rimando, lui, che amo come il mio cuore.

13. Avrei voluto tenerlo con me, perché in vece tua mi servisse nelle catene che porto a motivo del vangelo;

14. ma non ho voluto fare nulla senza il tuo consenso, perché la tua buona azione non fosse forzata, ma volontaria.

15. Forse proprio per questo egli è stato lontano da te per un po’ di tempo, perché tu lo riavessi per sempre;

16. non più come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello caro specialmente a me, ma ora molto più a te, sia sul piano umano sia nel Signore!

17. Se dunque tu mi consideri in comunione con te, accoglilo come me stesso.

18. Se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, addebitalo a me.

19. Io, Paolo, lo scrivo di mia propria mano: pagherò io; per non dirti che tu mi sei debitore perfino di te stesso.

20. Sì, fratello, io vorrei che tu mi fossi utile nel Signore; rasserena il mio cuore in Cristo.

21. Ti scrivo fiducioso nella tua ubbidienza, sapendo che farai anche più di quel che ti chiedo.