Nuova Riveduta 2006

Isaia 8:15-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

15. Molti di loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio e saranno presi.

16. Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge tra i miei discepoli».

17. Io aspetto il Signore, che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza.

18. Eccomi con i figli che il Signore mi ha dati; noi siamo dei segni e dei presagi in Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.

19. Se vi si dice: «Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi?

20. Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!

21. Andrà peregrinando per il paese, affranto e affamato; quando avrà fame, si irriterà e maledirà il suo re e il suo Dio. Volgerà lo sguardo in alto,

22. lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre e oscurità piena d’angoscia; sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre.

23. Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che è ora nell’angoscia. Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al mare, di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili.