Nuova Riveduta 2006

Giudici 9:47-57 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

47. Fu riferito ad Abimelec che tutti gli abitanti della torre di Sichem si erano radunati lì.

48. Allora Abimelec salì sul monte Salmon con tutta la gente che era con lui; prese una scure, tagliò un ramo d’albero, lo sollevò e se lo mise sulla spalla; poi disse a quelli che erano con lui: «Quello che mi avete visto fare fatelo presto anche voi!»

49. Tutti tagliarono dei rami, ognuno il suo, e seguirono Abimelec; posero i rami contro al torrione e lo incendiarono con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.

50. Poi Abimelec andò a Tebes, la cinse d’assedio e se ne impadronì.

51. In mezzo alla città vi era una forte torre, dove si rifugiarono tutti gli abitanti della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul tetto della torre.

52. Abimelec, giunto alla torre, l’attaccò e si accostò alla porta per appiccarvi il fuoco.

53. Ma una donna gettò giù un pezzo di macina sulla testa di Abimelec e gli spezzò il cranio.

54. Egli chiamò subito il giovane che gli portava le armi e gli disse: «Estrai la spada e uccidimi, affinché non si dica: “Lo ha ammazzato una donna!”». Il suo servo allora lo trafisse ed egli morì.

55. Quando gli Israeliti videro che Abimelec era morto, se ne andarono ognuno a casa sua.

56. Così Dio fece ricadere sopra Abimelec il male che egli aveva fatto contro suo padre uccidendo i suoi settanta fratelli.

57. Dio fece anche ricadere sul capo degli uomini di Sichem tutto il male che avevano fatto; e su di loro si compì la maledizione di Iotam, figlio di Ierubbaal.