Nuova Riveduta 2006

Giobbe 34:5-19 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. Giobbe ha detto: “Sono giusto, ma Dio mi nega giustizia;

6. ho ragione e passo da bugiardo; la mia ferita è incurabile e sono senza peccato”.

7. Dov’è l’uomo che al pari di Giobbe tracanni gli empi scherni come l’acqua,

8. cammini in compagnia dei malfattori e vada assieme con gli scellerati?

9. Infatti ha detto: “All’uomo non giova a nulla avere la benevolenza di Dio”.

10. Ascoltatemi dunque, uomini di senno! Lungi da Dio il male, lungi dall’Onnipotente l’iniquità!

11. Poiché egli rende all’uomo secondo le sue opere, fa trovare a ognuno il salario della sua condotta.

12. No, di certo Dio non commette ingiustizie! L’Onnipotente non perverte il diritto.

13. Chi gli ha dato il governo della terra? Chi ha affidato l’universo alla sua cura?

14. Se egli non si curasse che di se stesso, se ritirasse a sé il suo Spirito e il suo soffio,

15. ogni carne perirebbe all’improvviso e l’uomo ritornerebbe in polvere.

16. Se tu sei intelligente, ascolta questo, porgi orecchio alla voce delle mie parole.

17. Uno che odiasse la giustizia potrebbe governare? Osi tu condannare il Giusto, il Potente,

18. che chiama i re “uomini da nulla!” e i prìncipi “scellerati”?

19. Egli non porta rispetto all’apparenza dei grandi, non considera il ricco più del povero, perché sono tutti opera delle sue mani.