1. Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita.
2. E cominciò a parlare così:
3. «Perisca il giorno che io nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”
4. Quel giorno si converta in tenebre, non se ne curi Dio dall’alto, né splenda su di esso la luce!
5. Se lo riprendano le tenebre e l’ombra di morte, resti su di esso una fitta nuvola, le eclissi lo riempiano di paura!
6. Quella notte diventi preda di un buio cupo, non venga contata tra i giorni dell’anno, non entri nel novero dei mesi!
7. Quella notte sia notte sterile e non vi si oda grido di gioia.