Nuova Riveduta 2006

Genesi 39:5-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. Dal momento che lo ebbe fatto maggiordomo della sua casa e gli ebbe affidato tutto quello che possedeva, il Signore benedisse la casa dell’Egiziano per amore di Giuseppe; la benedizione del Signore si posò su tutto ciò che egli possedeva, in casa e in campagna.

6. Potifar lasciò tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; non si occupava più di nulla, tranne del cibo che mangiava. Giuseppe era avvenente e di bell’aspetto.

7. Dopo queste cose, la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: «Unisciti a me!»

8. Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non mi chiede conto di quanto è nella casa e mi ha affidato tutto quello che ha.

9. In questa casa egli stesso non è più grande di me e nulla mi ha vietato, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo gran male e peccare contro Dio?»

10. Benché lei gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsentì a unirsi né a stare con lei.

11. Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro; lì non c’era nessuno della gente di casa;

12. allora lei lo afferrò per la veste e gli disse: «Unisciti a me!» Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì.

13. Quando lei vide che egli le aveva lasciato la veste in mano e che era fuggito,