Nuova Riveduta 2006

Ezechiele 33:16-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

16. Tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò che è conforme al diritto e alla giustizia; per certo vivrà.

17. Però i figli del tuo popolo dicono: “La via del Signore non è ben regolata”; ma è la via loro che non è ben regolata.

18. Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, egli muore a motivo di questo;

19. e quando l’empio si allontana dalla sua empietà e cammina secondo il diritto e la giustizia, a motivo di questo vive.

20. Voi dite: “La via del Signore non è ben regolata!” Io vi giudicherò ciascuno secondo le vostre vie, o casa d’Israele!»

21. Il dodicesimo anno della nostra deportazione, il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne da me e mi disse: «La città è presa!»

22. La sera prima della venuta del fuggiasco, la mano del Signore era stata sopra di me ed egli mi aveva aperto la bocca, prima che quello venisse da me la mattina; la bocca mi fu aperta e io non fui più muto.

23. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

24. «Figlio d’uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d’Israele, dicono: “Abraamo era solo, eppure ebbe il possesso del paese; e noi siamo molti, il possesso del paese è dato a noi”.

25. Perciò di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Voi mangiate la carne con il sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, spargete il sangue, e dovreste possedere il paese?

26. Voi vi appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno di voi contamina la moglie del prossimo, e dovreste possedere il paese?”

27. Di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Com’è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine cadranno per la spada; quelli che sono nei campi li darò in pasto alle bestie; quelli che sono nelle fortezze e nelle caserme moriranno di peste!

28. Io ridurrò il paese in una desolazione, in un deserto; l’orgoglio della sua forza finirà, e i monti d’Israele saranno così desolati, al punto che nessuno vi passerà più.

29. Essi conosceranno che io sono il Signore, quando avrò ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, per tutte le abominazioni che hanno commesse”.

30. Quanto a te, figlio d’uomo, i figli del tuo popolo discorrono di te presso le mura e sulle porte delle case; parlano l’uno con l’altro e ognuno con il suo fratello, e dicono: “Venite, prego, ad ascoltare la parola che proviene dal Signore!”

31. Vengono da te come fa la folla; il mio popolo si siede davanti a te e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perché con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia.

32. Ecco, tu sei per loro come la canzone d’amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.

33. Ma quando la cosa avverrà, ed ecco che sta per avvenire, essi sapranno che in mezzo a loro c’è stato un profeta».