Nuova Riveduta 2006

Ezechiele 3:20-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

20. Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non lo avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano.

21. Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso».

22. In quel luogo la mano del Signore fu sopra di me, ed egli mi disse: «Àlzati, va’ nella pianura, e là io parlerò con te».

23. Io dunque mi alzai, uscii nella pianura, ed ecco che là c’era la gloria del Signore, gloria simile a quella che avevo vista presso il fiume Chebar, e caddi faccia a terra.

24. Ma lo Spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi, e il Signore mi parlò e mi disse: «Va’, chiuditi in casa tua!

25. A te, figlio d’uomo, ecco, ti saranno messe addosso delle corde, con esse sarai legato e tu non andrai in mezzo a loro.