Nuova Riveduta 2006

Daniele 2:20-32 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

20. «Sia benedetto eternamente il nome di Dio, perché a lui appartengono la saggezza e la forza.

21. Egli alterna i tempi e le stagioni; depone i re e li innalza, dà la saggezza ai saggi e il sapere agli intelligenti.

22. Egli svela le cose profonde e nascoste, conosce ciò che è nelle tenebre e la luce abita con lui.

23. O Dio dei miei padri, io ti lodo e ti ringrazio, perché mi hai dato saggezza e forza, e mi hai fatto conoscere quello che ti abbiamo domandato, rivelandoci il segreto che il re vuol conoscere».

24. Daniele si recò quindi da Arioc, a cui il re aveva affidato l’incarico di far morire i saggi di Babilonia, e gli disse: «Non far morire i saggi di Babilonia! Conducimi dal re e io gli darò l’interpretazione».

25. Allora Arioc si affrettò a introdurre Daniele davanti al re e gli disse: «Ho trovato un uomo tra i Giudei deportati che darà al re l’interpretazione».

26. Il re disse a Daniele, detto Baltazzar: «Sei capace di farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua interpretazione?»

27. Daniele rispose al re: «Il segreto che il re domanda, né saggi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re;

28. ma c’è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto:

29. i tuoi pensieri, o re, quando eri a letto, si riferivano a quello che deve avvenire da ora in avanti; colui che rivela i misteri ti ha fatto conoscere quello che avverrà.

30. Quanto a me, questo segreto mi è stato rivelato non perché la mia saggezza sia superiore a quella di tutti gli altri viventi, ma perché io possa dare l’interpretazione al re, e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore.

31. Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua, immensa e di uno splendore straordinario, si ergeva davanti a te, e il suo aspetto era terribile.

32. La testa di questa statua era d’oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d’argento; il suo ventre e le sue cosce, di bronzo;