Nuova Riveduta 1994

Vangelo Secondo Matteo 26:17-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

17. Il primo giorno degli *azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesú e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo la cena pasquale?»

18. Egli disse: «Andate in città dal tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te, con i miei discepoli”».

19. E i discepoli fecero come Gesú aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua.

20. Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici discepoli.

21. Mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico: Uno di voi mi tradirà».

22. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io, Signore?»

23. Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.

24. Certo, il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell'uomo se non fosse mai nato».

25. E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Maestro?» E Gesú a lui: «Lo hai detto».

26. Mentre mangiavano, Gesú prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo».

27. Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,

28. perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.