Nuova Riveduta 1994

Vangelo Secondo Giovanni 6:28-42 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

28. Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?»

29. Gesú rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

30. Allora essi gli dissero: «Quale segno miracolosoxx fai, dunque, perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi?

31. I nostri padri mangiarono la *manna nel deserto, come è scritto: “Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo”».

32. Gesú disse loro: «In verità, in verità vi dico che non *Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo.

33. Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo».

34. Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di codesto pane».

35. Gesú disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà piú fame e chi crede in me non avrà mai piú sete.

36. Ma io ve l'ho detto: “Voi mi avete visto, eppure non credete!”

37. Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori;

38. perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

39. Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno.

40. Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

41. Perciò i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane che è disceso dal cielo».

42. Dicevano: «Non è costui Gesú, il figlio di *Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai ora dice: “Io sono disceso dal cielo?”»