Nuova Riveduta 1994

Vangelo Secondo Giovanni 5:26-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

26. Perché come il Padre ha vita in sé stesso, cosí ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso;

27. e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il *Figlio dell'uomo.

28. Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori;

29. quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.

30. Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

31. «Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera.

32. Vi è un altro che rende testimonianza di me; e so che la testimonianza che egli rende di me è vera.

33. Voi avete mandato a interrogare *Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.

34. Io però la testimonianza non la ricevo dall'uomo, ma dico questo affinché voi siate salvati.

35. Egli era la lampada ardente e splendente e voi avete voluto per breve tempo godere alla sua luce.

36. Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perché le opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.

37. Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l'avete mai udita; il suo volto, non l'avete mai visto;

38. e la sua parola non dimora in voi, perché non credete in colui che egli ha mandato.

39. Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse son quelle che rendono testimonianza di me;