Nuova Riveduta 1994

Vangelo Secondo Giovanni 4:31-45 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

31. Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Maestro, mangia».

32. Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete».

33. Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?»

34. Gesú disse loro: «Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua.

35. Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.

36. Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.

37. Poiché in questo è vero il detto: “L'uno semina e l'altro miete”.

38. Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete lavorato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica».

39. Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto».

40. Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni.

41. E molti di piú credettero a motivo della sua parola

42. e dicevano alla donna: «Non è piú a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».

43. Trascorsi quei due giorni, egli partí di là per andare in Galilea;

44. poiché Gesú stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua patria.

45. Quando dunque andò in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avevano visto le cose che egli aveva fatte in Gerusalemme durante la *festa; essi pure infatti erano andati alla festa.