Nuova Riveduta 1994

Secondo Libro di Samuele 3:16-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. Il marito andò con lei, l'accompagnò piangendo e la seguí fino a Baurim. Poi Abner gli disse: «Va', torna indietro!» Ed egli se ne ritornò.

17. Intanto Abner entrò in trattative con gli *anziani d'Israele, e disse: «Già da lungo tempo state cercando di avere Davide come vostro re.

18. Ora è tempo di agire, perché il Signore ha parlato di lui e ha detto: “Per mezzo di Davide, mio servo, io salverò il mio popolo Israele dalle mani dei Filistei e da quelle di tutti i suoi nemici”».

19. Abner parlò anche con quelli di *Beniamino. Quindi andò a trovare Davide a Ebron per informarlo di tutto quello che Israele e tutta la casa di Beniamino avevano deciso.

20. Abner giunse a Ebron presso Davide, accompagnato da venti uomini; Davide offrí un banchetto ad Abner e agli uomini che erano con lui.

21. Poi Abner disse a Davide: «Io parto e vado a radunare tutto Israele presso il re mio signore, affinché essi facciano alleanza con te e tu regni su tutto quello che il tuo cuore desidera». Cosí Davide congedò Abner, che se ne andò in pace.

22. Intanto la gente di Davide e *Ioab tornavano da una scorreria, portando con sé un grande bottino; ma Abner non era piú con Davide a Ebron, perché questi lo aveva lasciato andare ed egli se n'era andato in pace.

23. Quando Ioab e tutta la gente che era con lui furono arrivati, qualcuno portò la notizia a Ioab, dicendo: «Abner, figlio di Ner, è venuto dal re, il quale lo ha lasciato andare, ed egli se n'è andato in pace».

24. Allora Ioab andò dal re e gli disse: «Che hai fatto? Ecco, Abner era venuto da te; perché lo hai lasciato andare cosí che è potuto partire liberamente?

25. Tu sai chi sia Abner, figlio di Ner! Egli è venuto per ingannarti, per spiare i tuoi movimenti e per sapere tutto quello che fai».

26. Ioab, uscito da Davide, mandò dei messaggeri dietro ad Abner, i quali lo fecero ritornare dalla cisterna di Siva, senza che Davide ne sapesse nulla.

27. Quando Abner fu tornato a Ebron, Ioab lo trasse in disparte nello spazio fra le due porte, come volendogli parlare in segreto, e lí lo colpí al ventre e lo uccise; fece questo per vendicare il sangue di suo fratello Asael.

28. Quando Davide udí il fatto, disse: «Io e il mio regno siamo per sempre innocenti davanti al Signore del sangue di Abner, figlio di Ner;