Nuova Riveduta 1994

Secondo Libro di Samuele 14:28-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

28. Absalom abitò a Gerusalemme due anni senza vedere la faccia del re.

29. Poi Absalom fece chiamare Ioab per mandarlo dal re; ma egli non volle venire da lui; lo mandò a chiamare una seconda volta, ma Ioab non volle venire.

30. Allora Absalom disse ai suoi servi: «Guardate! Il campo di Ioab è vicino al mio e c'è dell'orzo; andate a dargli fuoco!» I servi di Absalom incendiarono il campo.

31. Allora Ioab si alzò, andò a casa di Absalom e gli disse: «Perché i tuoi servi hanno incendiato il mio campo?»

32. Absalom rispose a Ioab: «Io ti avevo mandato a dire: Vieni qua, perché possa mandarti dal re a dirgli: “Perché sono tornato da Ghesur? Sarebbe meglio per me se io fossi ancora là!” Dunque fa' in modo che io veda la faccia del re! Se sono colpevole, mi faccia pure morire!»

33. Ioab allora andò dal re e gli fece l'ambasciata. Il re fece chiamare Absalom, il quale venne a lui e si prostrò con la faccia a terra in sua presenza; e il re baciò Absalom.