Nuova Riveduta 1994

Secondo Libro di Samuele 11:15-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

15. Nella lettera aveva scritto cosí: «Mandate Uria al fronte, dove piú infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia».

16. Ioab dunque, assediando la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva degli uomini valorosi.

17. Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; parecchi del popolo, della gente di Davide, caddero e perí anche Uria l'Ittita.

18. Allora Ioab inviò un messaggero a Davide per fargli sapere tutte le cose che erano accadute nella battaglia

19. e diede al messaggero quest'ordine: «Quando avrai finito di raccontare al re tutto quello che è successo nella battaglia,

20. può darsi che il re vada in collera e ti dica: “Perché vi siete avvicinati cosí alla città per dare battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato dalle mura?

21. Chi fu che uccise *Abimelec, figlio di Ierubbeset? Non fu una donna che gli gettò addosso un pezzo di *macina dalle mura, in modo che morí a Tebes? Perché vi siete avvicinati cosí alle mura?” Tu allora gli dirai: “Anche il tuo servo Uria, l'Ittita, è morto”».

22. Il messaggero partí e, giunto, riferí a Davide tutto quello che Ioab l'aveva incaricato di dire.

23. Il messaggero disse a Davide: «I nemici avevano avuto del vantaggio su di noi, e avevano fatto una sortita contro di noi nella campagna; ma noi fummo loro addosso fino alla porta della città;