Nuova Riveduta 1994

Salmi 18:1-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Al direttore del coro. Di *Davide, servo del Signore, il quale rivolse al Signore le parole di questo cantico, quando il Signore lo liberò dalla mano di *Saul. Egli disse: «Io ti amo, o Signore, mia forza!

2. Il Signore è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio.

3. Io invocai il Signore ch'è degno d'ogni lode e fui salvato dai miei nemici.

4. I legami della morte mi avevano circondato, i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.

5. I legami del *soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte m'avevano sorpreso.

6. Nella mia angoscia invocai ilSignore, gridai al mio Dio. Egli udí la mia voce dal suo tempio, il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi.

7. Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate; perch'egli era colmo di sdegno.

8. Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca e ne venivan fuori carboni accesi.

9. Egli abbassò i cieli e discese, una fitta nube aveva sotto i piedi.

10. Cavalcava un *cherubino e volava; volava veloce sulle ali del vento;

11. aveva fatto delle tenebre la sua stanza nascosta; aveva posto intorno a sé, per suo padiglione, l'oscurità delle acque, le dense nubi dei cieli.

12. Per lo splendore che emanava da lui, le dense nubi si sciolsero con grandine e con carboni ardenti.

13. Il Signore tonò nei cieli, l'Altissimo fece udire la sua voce con grandine e con carboni ardenti.