Nuova Riveduta 1994

Primo Libro di Samuele 18:8-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. Saul ne fu molto irritato; quelle parole gli dispiacquero e disse: «Ne danno diecimila a Davide e a me non ne danno che mille! Non gli manca altro che il regno!»

9. E Saul, da quel giorno in poi, guardò Davide di mal occhio.

10. Il giorno dopo, un cattivo spirito, permesso da Dio, si impossessò di Saul che era come fuori di sé in mezzo alla casa, mentre Davide sonava l'arpa, come faceva tutti i giorni. Saul aveva in mano la sua lancia

11. e la scagliò, dicendo: «Inchioderò Davide al muro!» Ma Davide schivò il colpo per due volte.

12. Saul aveva paura di Davide, perché il Signore era con lui e si era ritirato da Saul;

13. perciò Saul lo allontanò da sé e lo fece capitano di mille uomini; ed egli andava e veniva alla testa del popolo.

14. Davide riusciva bene in tutte le sue imprese e il Signore era con lui.

15. Quando Saul vide che egli riusciva molto bene, cominciò ad aver paura di lui;

16. ma tutto Israele e *Giuda amavano Davide, perché andava e veniva alla loro testa.

17. Saul disse a Davide: «Ecco Merab, la mia figlia maggiore; io te la darò in moglie; solo sii per me un guerriero valente, e combatti le battaglie del Signore». Or Saul diceva tra sé: «Cosí non sarà la mia mano a colpirlo, ma la mano dei Filistei».

18. Ma Davide rispose a Saul: «Chi sono io, che cos'è la mia vita, e che cos'è la famiglia di mio padre in Israele, perché io diventi genero del re?»

19. Ma quando giunse il momento di dare Merab, figlia di Saul, a Davide, fu invece data in sposa ad Adriel il Meolatita.