Nuova Riveduta 1994

Lettera ai Romani 9:13-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

13. com'è scritto: «Ho amato *Giacobbe e ho odiato *Esaú».

14. Che diremo dunque? Vi è forse ingiustizia in Dio? No di certo!

15. Poiché egli dice a *Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione».

16. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia.

17. La Scrittura infatti dice al *faraone: «Appunto per questo ti ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato per tutta la terra».

18. Cosí dunque egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.

19. Tu allora mi dirai: «Perché rimprovera egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà?»

20. Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta cosí?»

21. Il vasaio non è forse padrone dell'argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile?

22. Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione,

23. e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria,