Nuova Riveduta 1994

Lettera ai Romani 6:7-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. infatti colui che è morto, è libero dal peccato.

8. Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui,

9. sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú potere su di lui.

10. Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio.

11. Cosí anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesú.

12. Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze;

13. e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'*iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;

14. infatti il peccato non avrà piú potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.

15. Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!