Nuova Riveduta 1994

Lettera ai Romani 3:4-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. No di certo! Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo, com’è scritto: «Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato».

5. Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo? Che Dio è ingiusto quando dà corso alla sua ira? (Parlo alla maniera degli uomini.)

6. No di certo! Perché, altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?

7. Ma se per la mia menzogna la verità di Dio sovrabbonda a sua gloria, perché sono ancora giudicato come peccatore?

8. Perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene», come da taluni siamo calunniosamente accusati di dire? La condanna di costoro è giusta.

9. Che dire dunque? Noi siamo forse superiorie? No affato! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato,

10. com’è scritto: «Non c’è nessun giusto, neppure uno.

11. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio.