Nuova Riveduta 1994

Lettera ai Romani 15:1-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi.

2. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.

3. Infatti anche Cristo non compiacque a sé stesso; ma come è scritto: «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».

4. Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.

5. Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesú,

6. affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesú Cristo.

7. Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.

8. Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri;

9. mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: «Per questo ti celebrerò tra le nazioni e canterò le lodi al tuo nome».

10. E ancora: «Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo».

11. E altrove: «Nazioni, lodate tutte il Signore; tutti i popoli lo celebrino».

12. Di nuovo *Isaia dice: «Spunterà una radice di *Iesse, colui che sorgerà a governare le nazioni; in lui spereranno le nazioni».