Nuova Riveduta 1994

Lettera ai Filippesi 3:6-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile.

7. Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo.

8. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesú, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo

9. e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.

10. Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte,

11. per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

12. Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesú.

13. Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti,

14. corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesú.