Nuova Riveduta 1994

Lettera agli Ebrei 9:9-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

9. Questo è una figura per il tempo presente. I doni e i sacrifici offerti secondo quel sistema non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto,

10. perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma.

11. Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo piú grande e piú perfetto, non fatto da mano d'uomo, cioè, non di questa creazione,

12. è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Cosí ci ha acquistato una redenzione eterna.

13. Infatti, se il sangue di capri, di tori e la cenere di una giovenca sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano, in modo da procurar la purezza della carne,

14. quanto piú il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrí sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

15. Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle *trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa.

16. Infatti, dove c'è un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore.

17. Un testamento, infatti, è valido quando è avvenuta la morte, poiché rimane senza effetto finché il testatore vive.

18. Per questo neanche il primo patto fu inaugurato senza sangue.