Nuova Riveduta 1994

Isaia 38:15-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

15. Che dirò? Egli mi ha parlato, ed egli l'ha fatto; io camminerò con umiltà durante i miei anni, ricordando l'amarezza della mia anima.

16. Signore, mediante queste cose si vive e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; guariscimi dunque, e rendimi la vita!

17. Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza; ma tu, nel tuo amore, mi hai liberato dalla fossa della decomposizione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati.

18. Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti, non è la morte che ti possa celebrare; quelli che scendono nella tomba non possono piú sperare nella tua fedeltà.

19. Il vivente, il vivente è quello che ti loda, come faccio io quest'oggi; il padre farà conoscere ai suoi figli la tua fedeltà.

20. Il Signore mi salva! Soneremo melodie, tutti i giorni della nostra vita, nella casa del Signore.

21. Isaia aveva detto: «Si prenda un impiastro di fichi secchi, lo si applichi sull'ulcera e il re guarirà».

22. Ezechia aveva detto: «Da quale segno riconoscerò che io salirò alla casa delSignore?»