Nuova Riveduta 1994

Isaia 38:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. In quel tempo, *Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il *profeta *Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Cosí parla il Signore: Dà i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto; non guarirai».

2. Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il Signore dicendo:

3. «Signore ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.

4. Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia, in questi termini:

5. «Va', e di' a Ezechia: “Cosí parla il Signore Dio di *Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni;

6. libererò te e questa città dalle mani del re d'Assiria, e proteggerò questa città.

7. E, da parte del Signore, questo ti servirà di segno che il Signore adempirà la parola da lui pronunziata:

8. ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l'ombra dei gradini, che per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz”». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov'era disceso.

9. Scritto di Ezechia, re di *Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male.

10. Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene alle porte del *soggiorno dei morti; io sono privato del resto dei miei anni!»

11. Io dicevo: «Non vedrò piú ilSignore, il Signore, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedrò piú nessun uomo.

12. La mia abitazione è divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastore. Io ho arrotolato la mia vita, come fa il tessitore; egli mi taglia via dalla trama; dal giorno alla notte tu mi avrai finito.

13. Io speravo fino al mattino… ma come un leone, egli mi spezzava tutte le ossa; dal giorno alla notte tu mi avrai finito.

14. Io stridevo come la rondine, come la gru, io gemevo come la colomba: i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. Signore, mi si fa violenza; sii tu il mio garante».