Nuova Riveduta 1994

Giosuè 10:8-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. E il Signore disse a Giosuè: «Non li temere, perché io li ho dati in tuo potere; nessuno di loro potrà resistere di fronte a te».

9. Cosí Giosuè piombò loro addosso all'improvviso: aveva marciato tutta la notte da Ghilgal.

10. E il Signore li mise in rotta davanti a Israele, che inflisse loro una grande sconfitta presso Gabaon, li inseguí per la via che sale a Bet-Oron, e li batté fino ad Azeca e a Maccheda.

11. Mentre fuggivano davanti a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il Signore fece cadere dal cielo su di loro delle grosse pietre fino ad Azeca, ed essi perirono: quelli che morirono per le pietre della grandinata furono piú numerosi di quelli che i figli d'Israele uccisero con la spada.

12. Allora Giosuè parlò al Signore, il giorno che il Signore diede gli Amorei in mano ai figli d'Israele, e disse in presenza d'Israele: «Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle d'Aialon!»

13. E il sole si fermò, e la luna rimase al suo posto, finché la nazione si fu vendicata dei suoi nemici. Questo non sta forse scritto nel libro del Giusto? E il sole si fermò in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per quasi un giorno intero.

14. E mai, né prima né poi c'è stato un giorno simile a quello, nel quale il Signore abbia esaudito la voce di un uomo; perché il Signore combatteva per Israele.

15. Poi Giosuè, con tutto Israele, tornò all'accampamento di Ghilgal.

16. Or i cinque re erano fuggiti, e si erano nascosti nella caverna di Maccheda.

17. La cosa fu riferita a Giosuè e gli fu detto: «I cinque re sono stati trovati nascosti nella caverna di Maccheda».