Nuova Riveduta 1994

Genesi 50:3-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. Ci vollero quaranta giorni; perché tanto è il tempo che si impiega a imbalsamare. E gli Egiziani lo piansero settanta giorni.

4. Quando i giorni del lutto fatto per lui furono passati, Giuseppe parlò alla casa del *faraone, dicendo: «Se ora ho trovato grazia ai vostri occhi, fate giungere agli orecchi del faraone queste parole:

5. “Mio padre mi ha fatto giurare e mi ha detto: «Ecco, io muoio; seppelliscimi nel mio sepolcro, che mi sono scavato nel paese di *Canaan». Ora dunque, permetti che io salga e seppellisca mio padre; poi tornerò”».

6. Il faraone rispose: «Sali e seppellisci tuo padre come ti ha fatto giurare».

7. Allora Giuseppe salí a seppellire suo padre e con lui salirono tutti i servitori del faraone, gli anziani della sua casa e tutti gli *anziani del paese d'Egitto,

8. tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Non lasciarono nella terra di Goscen che i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti.

9. Con lui salirono pure carri e cavalieri, cosí da formare un corteo numerosissimo.

10. Quando giunsero all'aia di Atad, che è oltre il *Giordano, vi furono grandi e profondi lamenti. Giuseppe fece a suo padre un lutto di sette giorni.

11. Quando gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: «Questo è un grave lutto per gli Egiziani!» Perciò fu messo il nome di Abel-Misraim a quell'aia, che è oltre il Giordano.

12. I figli di *Giacobbe fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro:

13. lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che *Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a Mamre.

14. Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.

15. I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: «Chi sa se Giuseppe non ci porterà odio e non ci renderà tutto il male che gli abbiamo fatto?»

16. Perciò mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre, prima di morire, diede quest'ordine:

17. “Dite cosí a Giuseppe: Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perché ti hanno fatto del male”. Ti prego, perdona dunque ora il misfatto dei servi del Dio di tuo padre!» Giuseppe, quando gli parlarono cosí, pianse.

18. I suoi fratelli vennero anch'essi, si inchinarono ai suoi piedi e dissero: «Ecco, siamo tuoi servi».