Nuova Riveduta 1994

Genesi 47:2-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. Poi prese cinque uomini tra i suoi fratelli e li presentò al faraone.

3. Il faraone disse ai fratelli di Giuseppe: «Qual è la vostra occupazione?» Essi risposero al faraone: «I tuoi servi sono pastori, come lo furono i nostri padri».

4. Poi dissero al faraone: «Siamo venuti ad abitare in questo paese, perché nel paese di Canaan non ci sono pascoli per le greggi dei tuoi servi; poiché la carestia è grave, permetti ora che i tuoi servi abitino nella terra di Goscen».

5. Il faraone parlò a Giuseppe, dicendo: «Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti da te;

6. il paese d'Egitto sta davanti a te; fa' abitare tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese; risiedano pure nella terra di Goscen. Se conosci tra di loro degli uomini capaci, falli sovraintendenti del mio bestiame».

7. Poi Giuseppe fece venire *Giacobbe, suo padre, dal faraone e glielo presentò. E Giacobbe benedisse il faraone.

8. Il faraone disse a Giacobbe: «Quanti sono gli anni della tua vita?»

9. Giacobbe rispose al faraone: «Gli anni della mia vita nomade sono centotrenta. I miei anni sono stati pochi e travagliati e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade».

10. Giacobbe benedisse ancora il faraone e si ritirò dalla sua presenza.

11. Giuseppe fece abitare suo padre e i suoi fratelli, diede loro una proprietà nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio di Ramses, come il faraone aveva ordinato.

12. Giuseppe forní pane a suo padre, ai suoi fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, secondo il numero dei figli.

13. In tutto il paese non c'era pane, perché la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan soffrivano a causa della carestia.

14. Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; Giuseppe portò questo denaro nella casa del faraone.

15. Quando il denaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe e dissero: «Dacci del pane! Perché dovremmo morire in tua presenza? Infatti il denaro è finito».

16. Giuseppe disse: «Se non avete piú denaro, date il vostro bestiame e io vi darò del pane in cambio del vostro bestiame».

17. Quelli condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Cosí forní loro del pane quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame.

18. Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente e gli dissero: «Noi non nasconderemo al mio signore che il denaro è esaurito e le mandrie del nostro bestiame sono passate al mio signore. Non resta piú nulla che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre.

19. Perché dovremmo morire sotto i tuoi occhi, noi e le nostre terre? Compra noi e le nostre terre in cambio del pane; noi con le nostre terre saremo schiavi del faraone; dacci della semenza perché possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto».

20. Cosí Giuseppe comprò per il faraone tutte le terre d'Egitto; infatti gli Egiziani vendettero ognuno il proprio campo, perché la carestia li colpiva gravemente. Cosí il paese diventò proprietà del faraone.

21. Quanto al popolo, lo trasferí nelle città, da un capo all'altro dell'Egitto;