Nuova Riveduta 1994

Genesi 32:18-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

18. tu risponderai: “Al tuo servo Giacobbe; è un dono inviato al mio signore Esaú: ecco, egli stesso viene dietro di noi”».

19. Diede lo stesso ordine al secondo, al terzo e a tutti quelli che seguivano le greggi, dicendo: «In questo modo parlerete a Esaú, quando lo troverete,

20. e direte: “Ecco il tuo servo Giacobbe; egli stesso viene dietro a noi”». Perché diceva: «Io lo placherò con il dono che mi precede e dopo soltanto mi presenterò a lui; forse mi farà buona accoglienza».

21. Cosí il dono andò davanti a lui ed egli passò la notte nell'accampamento.

22. Quella notte si alzò, prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabboc.

23. Li prese, fece loro passare il torrente e lo fece passare a tutto quello che possedeva.

24. Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba;

25. quando quest'uomo vide che non poteva vincerlo, gli toccò la giuntura dell'anca, e la giuntura dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui.

26. E l'uomo disse: «Lasciami andare, perché spunta l'alba». E Giacobbe: «Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!»

27. L'altro gli disse: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Giacobbe».

28. Quello disse: «Il tuo nome non sarà piú Giacobbe, ma *Israele, perché tu hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto».

29. Giacobbe gli chiese: «Ti prego, svelami il tuo nome». Quello rispose: «Perché chiedi il mio nome?»

30. E lo benedisse lí. Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata».