Nuova Riveduta 1994

Genesi 19:7-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. «Vi prego, fratelli miei, non fate questo male!

8. Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all'ombra del mio tetto».

9. Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest'individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il *giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s'avvicinarono per sfondare la porta.

10. Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta.

11. Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal piú piccolo al piú grande, cosí che si stancarono di cercar la porta.

12. Quegli uomini dissero a Lot: «Chi hai ancora qui? Fa' uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi è in questa città,

13. perché noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti è grande davanti al Signore, e il Signore ci ha mandati a distruggerlo».

14. Allora Lot uscí, parlò ai suoi generi che avevano preso le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città». Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare.

15. Quando l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Àlzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perché tu non perisca nel castigo di questa città».

16. Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché il Signore lo voleva risparmiare; lo portarono via, e lo misero fuori della città.

17. Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!»

18. Lot rispose loro: «No, mio signore!

19. Ecco, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai mostrato la grandezza della tua bontà verso di me, conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi sui monti prima che il disastro mi travolga e io muoia.

20. Ecco, c'è questa città vicina per rifugiarmi –è piccola –e lascia che io fugga lí –e non è forse piccola? –e cosí io vivrò».

21. E quello rispose: «Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la città della quale hai parlato.

22. Affrèttati, rifúgiati là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia giunto». Perciò quella città fu chiamata Soar.